"Mentre si rimanda, la vita passa..."
(Seneca)
(Seneca)
BI-SOGNI “FORMATTIVI”?
PREGHIERA INIZIALE
Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio
della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce
dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto. 0 luce
beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza
nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è
arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi
santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.
VANGELO: Dal
Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 13-17)
«Voi siete il
sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si
renderà il sapore? A null'altro serve che ad essere gettato via e ad essere
calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un
monte non può essere nascosta. Similmente, non si accende una lampada per
metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro
che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché
vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.».
VIDEO: Alex
Zanardi "5 secondi"
RIFLESSIONE:
Siete sale
della terra! Siete luce del mondo! Queste espressioni che Gesù pronuncia ai suoi
discepoli sulla montagna, hanno una forte carica positiva, e si traducono
immediatamente per i discepoli in un impegno ad essere quello che sono (sale e
luce), senza nasconderlo o perderlo. Essere
sale della terra, significa, nel linguaggio evangelico, essere segno di fedeltà
a Dio, una fedeltà che non si deve perdere… Essere luce, significa diventare punto di riferimento per tutti coloro
che cercano Dio nel buio della loro vita e delle vicende tristi del mondo.
Gerusalemme e il Tempio costruito in essa, nella tradizione biblica, avevano
questa vocazione, cioè essere punto di attrazione e luce per tutti i popoli.
Ora sono i discepoli, e non più una città o un luogo specifico, a diventare con
le loro opere d’amore punti luminosi nella storia, in ogni luogo o tempo in cui
si trovano, quindi anche oggi.
L’altra
sera abbiamo letto e meditato questo brano del Vangelo con i componenti del
nostro gruppo missionario parrocchiale, e ci
siamo chiesti se questa pagina è ancora vera oggi. Ci siamo chiesti se
anche oggi Gesù direbbe ai suoi discepoli del XXI secolo “voi siete sale della
terra e luce del mondo”. Tutti hanno raccontato la propria esperienza di
incontro con quei missionari, che in varie parti del mondo spendono la loro
vita nella testimonianza della fede, e nel racconto, tutti concordavano del
dire che i missionari conosciuti mostravano una serenità grande e una
incredibile luce negli occhi… Era presente all’incontro anche un padre
comboniano, originario della nostra parrocchia, padre Raffaello Savoia, che da
tantissimi anni si occupa della missione in America Latina, e in particolare
della condizione degli afro-americani. All’inizio della condivisione è rimasto
in silenzio e in ascolto, specialmente quando quelli del gruppo missionario
raccontavano la loro idea di missionario, come persona sempre serena e forte e
con una “luce particolare” negli occhi, proprio come dice il Vangelo. Quando
gli ho chiesto se era d’accordo su tutto quello che era emerso, si è messo a
raccontare della situazione della zona dove si trova ultimamente ad operare,
cioè quella parte della Colombia che confina con il Venezuela. Tutta la luce
che sembrava brillare sulla missione e i missionari è sembrata improvvisamente
spegnersi. Infatti il racconto delle terribili condizioni della popolazione e
dei missionari di quel luogo, costretti a convivere e a sopravvivere alla
violenza della guerriglia e dei signori del narcotraffico, ha messo in tutti
una certa angoscia. La cattiveria umana quando si scatena è davvero una
terribile cappa di buio che oscura i cuori, la speranza e il futuro dei singoli
e di un intero popolo. Ad un certo punto del racconto di padre Raffaello ho
pensato che forse noi uomini oggi nel
mondo siamo più oscurità che luce e siamo più veleno che sale. Con quel
racconto, il quadretto del missionario sempre felice e pieno di entusiasmo
sembrava rompersi definitivamente. Ma è stato proprio padre Raffaello, che
conosco da anni come persona carica di entusiasmo, fede e voglia di vivere, a
sottolineare che proprio in quelle
condizioni così terribili di quella zona di missione, i missionari, invitati
più volte a lasciare tutto e mettersi in zone più sicure, sono invece rimasti e
fermamente convinti a continuare la loro presenza.
Essere sale della terra, cioè segno di fedeltà
a Dio, ed essere luce del mondo,
cioè punto di riferimento per chi cerca Dio, è a volte assai difficile e richiede un grosso atto di coraggio in
Colui che rimane sale e luce per gli uomini, cioè Gesù. Lui è la luce del
mondo ed è colui che sulla croce è rimasto fedele al patto d’amore tra Dio e
l’uomo, anche quando il buio scendeva su tutta la terra… Gesù quando dice “voi
siete sale, voi siete luce” lo dice consapevole che il mondo è pieno di buio e
violenza, ma proprio per questo crede negli uomini che si è scelto come
discepoli, anche se loro stessi sono segnati dal limite umano. Le tante zone
oscure del mondo, dentro e fuori dell’uomo, hanno bisogno della nostra luce e
del nostro sale, che sono la luce e il sale di Gesù in noi. Se perdiamo la fiducia in Dio e pensiamo
che il suo Vangelo non cambierà nulla, sarà davvero come gettare via il sale
insipido e come nascondere una luce potente che invece andrebbe messa in alto.
Ascoltiamo dunque queste parole dette ai discepoli come rivolte a noi, a
ciascuno di noi personalmente e come comunità. Sentiamole come un enorme atto
di fiducia di Gesù che ancora oggi crede in noi e con noi illumina le tenebre
del mondo.
VIDEO: Alessandro
D'Avenia "Tu sei il sogno di Dio" (Festa dei Giovani 2012)
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Idee operative in
libertà su: vita, famiglia, parrocchia, unità
pastorale, città, società....
PADRE NOSTRO FINALE
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