23/03 IN-CROCI di sguardi




» SEQUENZA ALLO SPIRITO SANTO


»  STIMOLI PRO-POSITIVI:  "La stagione dell'amore"
Non si semina in qualunque momento dell’anno. Ci sono dei tempi. La vita della terra, come la nostra, è scandita dal succedersi di tempi opportuni. E viene anche il tempo della semina, il tempo nel quale il seme viene gettato nella terra. Nel freddo della terra, nel silenzio e nella solitudine, il seme comincia il suo viaggio verso una vita nuova. Così anche nella nostra vita ci sono tempi in cui siamo chiamati a rimanere da soli, tempi in cui la terra si chiude su di noi e ci lascia nell’oscurità. Sono tempi nei quali possiamo soccombere alla disperazione o attendere, alimentando quel poco di speranza che ci rimane. Si può rimanere tutta la vita a marcire, senza portare mai frutto. Ci sono semi che si perdono, semi che non arriveranno mai a dare vita. Sono semi che non si schiudono perché non vogliono essere trasformati dal tempo.  Così anche tra noi c’è chi non arriva mai ad amare veramente, chi non si lascia trasformare dalla vita, sono quelli che vivono chiusi nel guscio del loro egoismo, sono gli adulti finti che non abbandonano mai il palcoscenico dell’adolescente. Sono gli adulti che non sanno fare spazio ai propri figli. L’amore adulto invece è quello che si lascia gettare nella terra, quello che sa accogliere il peso della zolla che lo sovrasta, l’amore adulto si lascia andare, si perde, si lascia trasformare. Sa che per dare vita deve diventare irriconoscibile. Nel fiore, il seme non si vede più, ma è dentro di lui. L’amore vero sa scomparire, non rivendica continuamente la sua visibilità. L’amore vero conosce l’irreversibilità, il seme che si è lasciato trasformare non può più tornare indietro. L’amore del seme o è per sempre o non è. Il seme dà la vita e non può più riprendersela. Cristo è l’immagine dell’amore adulto, è colui che si perde fino in fondo, senza trattenere più nulla per se stesso. Si dona in modo irreversibile. Come l’olio del vasetto di alabastro spaccato e sprecato, Gesù dà la sua vita gratuitamente senza aspettarsi nulla in cambio. Sulla nostra strada incontriamo anche coloro che ci aiutano a camminare per arrivare ad amare così. In fondo tutti noi abbiamo il desiderio di amare veramente fino in fondo. Tutti intravvediamo che possiamo vivere pienamente la vita solo se sappiamo perderci per qualcuno. [...] È utile a volte cercare mediazioni che ci portino da Gesù, forse da soli non ne siamo capaci. A volte noi stessi siamo chiamati a farci mediatori, ad ascoltare l’anelito di chi cerca Dio. [...] Come per il seme, ci sono tempi nella vita, passi che siamo chiamati a compiere. Anche per Gesù ci sono delle ore che si susseguono, momenti che costruiscono la sua scelta di donare la vita. Poi arriva l’ora suprema, il momento in cui la scelta si compie. Ma non è mai una scelta improvvisa, è una scelta preparata dalla sua continua adesione alla vita. Così anche noi siamo chiamati a vivere ogni momento guardando alla meta verso cui desideriamo camminare.

(don Gaetano Piccolo SJ)


» DALLA PAROLA... :    Dal Vangelo secondo Luca (Lc 22, 54-62) e Giovanni (Gv 21, 15-19)

Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!».  Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».



...ALLA VITA:  

-   Sperimento la gratitudine o sento di meritare ciò che sono, che ho e che ricevo?
-   Che idea ho dell’Amore?  (aperto/esclusivo; maturo/adolescenziale; egoista/altruista; piacevole/sacrificato…)
-   Cosa mi impedisce di lasciarmi guardare e trasformare davvero dall'Amore? Cosa mi trattiene/manca?


»  PREGHIERA FINALE: 

Signore, l’Amore è paziente.
Donami la pazienza che sa affrontare un giorno dopo l’altro.
Signore, l’Amore è benigno.
Aiutami a voler sempre il bene dell'altro prima del mio.
Signore, l’Amore non è invidioso.
Insegnaci a gioire di ogni successo dei fratelli.
Signore, l’Amore non si vanta.
Ricordami di non rinfacciare mai ciò che faccio per gli altri.
Signore, l’Amore non si gonfia.
Concedimi il coraggio di dire "Ho sbagliato".
Signore, l’Amore non manca di rispetto.
Fa che possa vedere nel volto dei miei fratelli il Tuo volto.
Signore, l’Amore non cerca l’interesse.
Soffia nella mia vita il vento della gratuità.
Signore, l’Amore non si adira.
Allontana da me i gesti e le parole che feriscono.
Signore, l’Amore non tiene conto del male ricevuto.
Riconciliami nel perdono che dimentica i torti.
Signore, l’Amore non gode dell’ingiustizia.
Apri il mio cuore ai bisogni di chi ci sta accanto.
Signore, l’Amore si compiace della verità.
Guida i miei passi verso di Te che sei Via, Verità e Vita.
Signore, l’Amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
Aiutami a coprire d’amore i giorni che vivremo insieme.
Aiutami a credere che l’amore sposta le montagne.