» SEQUENZA
ALLO SPIRITO SANTO
» STIMOLI PRO-POSITIVI: "La stagione dell'amore"
Non si semina in qualunque
momento dell’anno. Ci sono dei tempi. La vita della terra, come la nostra, è
scandita dal succedersi di tempi opportuni. E viene anche il tempo della
semina, il tempo nel quale il seme viene gettato nella terra. Nel freddo della
terra, nel silenzio e nella solitudine, il seme comincia il suo viaggio verso
una vita nuova. Così anche nella nostra vita ci sono tempi in cui siamo
chiamati a rimanere da soli, tempi in cui la terra si chiude su di noi e ci
lascia nell’oscurità. Sono tempi nei quali possiamo soccombere alla
disperazione o attendere, alimentando quel poco di speranza che ci rimane. Si
può rimanere tutta la vita a marcire, senza portare mai frutto. Ci sono semi
che si perdono, semi che non arriveranno mai a dare vita. Sono semi che non si
schiudono perché non vogliono essere trasformati dal tempo. Così anche tra noi c’è chi non arriva mai
ad amare veramente, chi non si lascia trasformare dalla vita, sono quelli che
vivono chiusi nel guscio del loro egoismo, sono gli adulti finti che non
abbandonano mai il palcoscenico dell’adolescente. Sono gli adulti che non
sanno fare spazio ai propri figli. L’amore adulto invece è quello che si lascia
gettare nella terra, quello che sa accogliere il peso della zolla che lo
sovrasta, l’amore adulto si lascia andare, si perde, si lascia trasformare.
Sa che per dare vita deve diventare irriconoscibile. Nel fiore, il seme non
si vede più, ma è dentro di lui. L’amore vero sa scomparire, non
rivendica continuamente la sua visibilità. L’amore vero conosce
l’irreversibilità, il seme che si è lasciato trasformare non può più tornare
indietro. L’amore del seme o è per sempre o non è. Il seme dà la vita e non
può più riprendersela. Cristo è l’immagine dell’amore adulto, è colui che
si perde fino in fondo, senza trattenere più nulla per se stesso. Si dona in
modo irreversibile. Come l’olio del vasetto di alabastro spaccato e
sprecato, Gesù dà la sua vita gratuitamente senza aspettarsi nulla in cambio.
Sulla nostra strada incontriamo anche coloro che ci aiutano a camminare per
arrivare ad amare così. In fondo tutti noi abbiamo il desiderio di amare
veramente fino in fondo. Tutti intravvediamo che possiamo vivere pienamente la
vita solo se sappiamo perderci per qualcuno. [...] È utile a volte cercare
mediazioni che ci portino da Gesù, forse da soli non ne siamo capaci. A volte
noi stessi siamo chiamati a farci mediatori, ad ascoltare l’anelito di chi
cerca Dio. [...] Come per il seme, ci sono tempi nella vita, passi che
siamo chiamati a compiere. Anche per Gesù ci sono delle ore che si
susseguono, momenti che costruiscono la sua scelta di donare la vita. Poi
arriva l’ora suprema, il momento in cui la scelta si compie. Ma non è mai una
scelta improvvisa, è una scelta preparata dalla sua continua adesione alla
vita. Così anche noi siamo chiamati a vivere ogni momento guardando alla
meta verso cui desideriamo camminare.
(don Gaetano Piccolo SJ)
» DALLA PAROLA... : Dal Vangelo secondo Luca (Lc 22, 54-62) e Giovanni (Gv
21, 15-19)
Dopo averlo catturato, lo condussero via
e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano
acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro
sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco
e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò
dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche
tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!». Passata
circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti
è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in
quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si
ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo
canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.
Quand'ebbero
mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose:
«Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio
bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la
seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le
mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase
addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse:
«Signore, tu conosci tutto; tu sai che
ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in
verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove
volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti
porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli
avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
...ALLA VITA:
-
Sperimento la gratitudine o
sento di meritare ciò che sono, che ho e che ricevo?
-
Che idea ho dell’Amore? (aperto/esclusivo; maturo/adolescenziale;
egoista/altruista; piacevole/sacrificato…)
-
Cosa mi impedisce di lasciarmi guardare
e trasformare davvero dall'Amore? Cosa mi trattiene/manca?
» PREGHIERA
FINALE:
Signore, l’Amore è paziente.
Donami la pazienza che sa affrontare un giorno dopo
l’altro.
Signore, l’Amore è benigno.
Aiutami a voler sempre il bene dell'altro prima del
mio.
Signore, l’Amore non è invidioso.
Insegnaci a gioire di ogni successo dei
fratelli.
Signore, l’Amore non si vanta.
Ricordami di non rinfacciare mai ciò che
faccio per gli altri.
Signore, l’Amore non si gonfia.
Concedimi il coraggio di dire "Ho sbagliato".
Signore, l’Amore non manca di rispetto.
Fa che possa vedere nel volto dei miei
fratelli il Tuo volto.
Signore, l’Amore non cerca l’interesse.
Soffia nella mia vita il
vento della gratuità.
Signore, l’Amore non si adira.
Allontana da me i gesti e le parole che feriscono.
Signore, l’Amore non tiene conto del male ricevuto.
Riconciliami nel perdono che dimentica i torti.
Signore, l’Amore non gode dell’ingiustizia.
Apri il mio cuore ai bisogni di chi ci sta accanto.
Signore, l’Amore si compiace della verità.
Guida i miei passi verso di Te che sei Via, Verità e Vita.
Signore, l’Amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto
sopporta.
Aiutami a coprire d’amore i giorni che vivremo insieme.
Aiutami a credere che l’amore sposta le montagne.
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